I bancari avranno un nuovo contratto nazionale a partire dal 1° gennaio 2015. Ieri sera, dopo un lungo periodo di negoziazione, è stato raggiunto un primo accordo tra Abi e sindacati:
Le negoziazioni hanno avuto come oggetto soprattutto la questione dell’Edr, che dal 2015 verrà posto nella busta paga sotto forma di reddito normale. La novita principale, dunque, riguarda proprio l’Edr, ma si segnalano anche altri cambiamenti.
L’Edr è uno strumento utilizzato negli ultimi anni per contenere i costi. Per esteso significa Elemento Distinto della Retribuzione, è un contributo, sostanzialmente defiscalizzato, che lo Stato concede “indistintamente” (a prescindere quindi dalla qualifica o dalla professione) ai dipendenti del settore privato.
Dal 2012 l’Edr è stato usato per “ospitare” gli aumenti – in media di 170 euro – senza gravare sulla sezione costi.
Ebbene, l’accordo tra Abi e i sindacati (Fabi, Fiba, Fisac, Uilca, Ugl Credito, Dircredito e Sinfub) prevede che dal prossimo anno l’Edr verrà posto nella parte “alta” della busta paga dei bancari, dunque sotto forma di reddito normale.
Un’altra novità riguarda la concessione di una una tantum per compensare la mancata tabellizzazione dell’Edr nel periodo luglio-dicembre 2014 (l’entità verrà comunicata nei prossimi giorni). Da segnalare anche la conferma della saldatura dei contratti al 31 luglio 2014.
Una certa soddisfazione è stata espressa da Lando Maria Siloni, segretario generale dalla Fabi, che però ha sottolineato come ci sia ancora molto lavoro da fare:
“Abbiamo superato lo scoglio della tabellizzazione dell’Edr, chiudendo definitivamente la parte economica dell’attuale contratto nazionale. L’Abi ha dovuto così recedere dalle sue posizioni intransigenti e scendere a più miti consigli. La strada per il rinnovo del contratto nazionale resta lunga e difficile, ma l’affronteremo con determinazione”.