Abolizione bollo auto per le auto nuove nei prossimi tre anni. E’ questa l’idea di Daniele Capezzone, portavoce di Silvio Berlusconi e figura di punta di Forza Italia. La proposta è stata depositata da un po’ di tempo, ma ieri sera il politico si è presentato in Commisione Finanza della Camera dei Deputati per perorarla.
Un intervento, il suo, che è apparso ai più come ragionavole nei contenuti, ma di difficile concretizzazione a causa di un particolare non da poco: le coperture finanziarie. Insomma, servono i soldi e non è detto che, preso dai mille problemi di un economia stagnante, il Governo riesca a trovarli.
“Da liberale, dopo il successo della riforma di Equitalia (prima casa e dei beni strumentali dell’azienda impignorabili ndr) e dopo l’importante delega fiscale che abbiamo consegnato al Governo, si tratta di un terzo successo della Commissione Finanze a favore dei cittadini e di un nuovo rapporto tra fisco e contribuenti“.
D’accordo si sono ritrovati un po’ tutti, di destra e di sinistra, di maggioranza e di opposizione: da Silvia Fregolent, relatrice del ddl in quota Pd, al viceministro dell’Economia, Luigi Casero, dell’Ncd.
L’obiettivo di questa riforma appare semplice e, anzi, doppio. Da un lato agire fiscalmente su una tassa che è tra le più alte d’Europa. Dall’altro lato aumentare le speranze di ripresa per il settore dell’auto. Ovviamente, la possibilità di non pagare il bollo per le auto nuove potrebbe incentivare gli acquisti. Non è detto, però, che la cosa funzioni: la crisi attuale è anche una crisi di liquidità.