Pagamenti elettronici che in Italia continuano a mietere successo, dimostrandosi un’ottima alternativa al denaro contante.
Gli ultimi dati dell’Osservatorio sulle carte di credito di Assofin, Crif e Gfk Eurisko presentati ieri a Milano mostrano che nel 2013 le transazioni con carte di credito sono aumentate del 9,3% mentre la circolazione di denaro è calata del 3,25%. Tuttavia osservando per bene i dati rilevati si riscontrano altri aspetti interessanti nelle abitudini degli italiani, come l’aumento dell’ultilizzo dei pagamenti elettronici per importi minori, segno tra l’altro della maggiore attenzione ai consumi.
Per quanto concerte il tipo di strumento usato per i pagamenti elettronici, l’Osservatorio ha rilevato un aumento delle carte prepagate (+5,5%), che sono più diffuse e anche più utilizzate (+30,9% il numero delle transazioni; +19,8% il valore delle operazioni). Aumentano anche le carte di debito in circolazione (+10,9%) e le relative operazioni (+12,3%). Dopo anni di cali, nel 2014 sono stabili le revolving (+1,5%), rispetto alle quali gli istituti di credito continuano ad essere selettivi in merito alle politiche di affidamento “in ottica di contenimento del rischio”.
L’Osservatorio, pur senza quantificare la crescita, ha rilevato la diffusione del contactless, ovvero una nuova tipologia di carte cpm tecnologia Rfid che consente il pagamento senza bisogno di strisciata o inserimento del codice pin. Si sta concretizzando la diffusione della tecnologia Nfc, che consente di effettuare pagamenti avvicinando al Pos lo smartphone.
L’Osservatorio ha rilevato anche delle contraddizioni. Se da un lato aumentano le transazioni con strumenti diversi dal denaro. Dall’altro questa tendenza non si riflette sull’andamento del volume complessivo delle transazioni effettuate: l’importo medio annuo nel 2013 è diminuito del 5,1%, passando a 2.176 euro dai 2.292 euro del 2012.
Ma non è tutto. Il valore medio delle transazioni con carta di credito nel 2013 è intorno agli 87 euro, contro i 93 euro del 2012 e i 95 euro del 2011. Questi dati mostrano che gli italiani sono sempre più predisposti ad usare la moneta elettronica per piccoli importi di denaro, confermando tra l’altro la minore predisposizione al consumo conseguenza della crisi.
Relativamente al livello di rischiosità, nello scorso mese di maggio il tasso di sofferenza medio nazionale per le carte con utilizzo a saldo è risultato pari al 2,89%, in leggera crescita rispetto al 2,42% del 2013. Relativamente alle evoluzioni in atto nel mercato degli strumenti di pagamento elettronici, (