I mutui sono in crescita. E’ quanto ha dichiarato l’Abi, associazione delle banche italiane, in risposta a una inchiesta realizzata da Repubblica in cui emergeva una sostanziale difficoltà per le coppie anche non indigenti di accedere ai prestiti (leggi questo articolo per saperne di più).
La buona notizia, sempre a detta dell’Abi, è che in questi ultimi otto mesi sono stati erogati più mutui di quanto non sia stato registrato negli otto mesi precedenti. Il periodo gennaio-agosto 2014 ha quindi espresso evidenze più incoraggianti rispetto al periodo maggio-dicembre 2013.
L’aumento non coinvolge, in verità, il numero dei mutui, bensì il valore finanziario dei prestiti concessi. In questi otto mesi sono stati accesi mutui per un totale di 15,6 miliardi, il 28% rispetto al periodo precedente (sempre di otto mesi) in cui sono stati superati di poco 12 miliardi.
Un altro dato riguarda la questione dei tassi. Anche nel 2014 i mutui a tasso variabile hanno superato quelli a tasso fisso, ma la percentuale dei primi è aumentata. Dal 69% del 2013 si è passati al 77% del 2014. Questi numeri potrebbero indicare una maggiore fiducia da parte dei contribuenti, disposti a sopportare un po’ di incertezza, o forse la consapevolezza che questo preciso momento economico rende sempre più vantaggiosi i tassi variabili.
Ad ogni modo, la Abi canta vittoria e annuncia prospettive rosee per il sistema del credito in Italia: “i dati relativi ai primi otto mesi del 2014 evidenziano la ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni. Crediamo che il peggio sia orma alle nostre spalle”.