Cu 2015 che letteralmente significa Certificazione Unica, stiamo parlando del modello che fino ad oggi eravamo abituati a chiamare Cud. Ecco tutte le novità che entreranno in vigore dal 2015, dalla grafica all’estensione anche ai professionisti alle sanzioni.
Il Cud cambia veste grafica e denominazione diventando Cu 2015. La bozza del modello è stata già diffusa dall’Agenzia delle entrate. Tuttavia non si tratta di un cambiamento solo grafico ma anche sostanziale. Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta visto che alcuni punti sembrano poco chiari.
Il Cud viene rilasciato dal datore di lavoro (sostituto d’imposta) al lavoratore (colui che percepisce reddito) per redditi soggetti a ritenuta. Prima novità è che il datore di lavoro (sostituto d’imposta) dovrà come sempre consegnare il Cu al proprio lavoratore e in più dovrà trasmettero entro il 7 marzo anche all’Agenzia delle entrate. Per quest’anno la scadenza ricadendo di sabato è prorogata al 9 marzo.
Altra importante novità è che la mancata, tardiva o errata consegna del Cu al percettore entro il 28 febbraio fa incorrere in sanzione di 100 euro evitabile solo se, nel caso di errori la nuova certificazione è trasmessa entro cinque giorni dalla scadenza del termine.
Sul frontespizio del Cu ci sarà una tabella nella quale inserire i dati dei familiari per le relative detrazioni. Saranno quindi indicate tutte quelle condizioni che vedono il riconoscimento di particolari benefici come la presenza di figli con disabilità, il primo figlio che sostituisce il coniuge mancante, i figli minori di tre anni, la percentuale delle detrazioni per famiglie numerose. Per ogni persona indicata è richiesto il codice fiscale, il numero dei mesi a carico, la percentuale di detrazione e l’eventuale detrazione al 100% in caso di affidamento dei figli.
Altra importantissima novità è che il Cu 2015 ha dei nuovi destinatari che si aggiungono a quelli già noti, quali lavoratori dipendenti e percettori di redditi assimilati al lavoro subordinato. Il Cu dovrà essere rilasciato anche a coloro che percepiscono redditi come lavoratori autonomi ( professionisti) percettori di provvigioni comunque denominate e percettori di redditi diversi soggetti a ritenuta, a titolo d’acconto o di imposta. L’ampliamento della rosa di soggetti destinatari del Cu 2015 si inserisce nell’ulteriore riforma che vede dal 2015 l’entrata in scena della dichiarazione precompilata o 730 precompilato.
Non si comprende l’estensione dell’obbligo del Cu 2015 ai professionisti, agenti e rappresentati che in quanto titolari di partita iva non sono ammessi alla dichiarazione con 730.
Il lavoratori dipendenti dovranno indicare anche la percezione del bonus di 80 euro quando si tratta di reddito che non supera i 26 mila euro. Dovranno essere indicati i dati relativi al credito spettante, a quello che ha trovato capienza nell’imposta, il credito rimborsato, quello non riconosciuto e l’eventuale importo del credito recuperato dal sostituto in quanto non spettante.
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