Alibaba il nome è tutto un programma, stiamo parlando dell’e-commerce cinese che attualmente ha un fatturato maggiore a eBay e Amazon messi insieme (ma il cui potere è ancora sconosciuto a molti). Con un valore di mercato equiparabile a Facebook venerdì 19 settembre, farà il suo ingresso in Wall Street e già si pensa che l’Ipo sarà un record. Si stima infatti un Ipo tra i 22 e i 25 miliardi di dollari, nulla rispetto ai 170 di valore del colosso.
Conoscendo meglio Alibabà scopriamo che è nata nel 1998 e suo padre è Kack Ma, ex insegnante inglese, che oggi è detentore dell’8,9% del gruppo. Il suo patrimonio personale viene conteggiato in 12,5 miliardi di dollari e sta lavorando per arrivare a 25 miliardi. Il collocamento in borsa di Alibaba con il simbolo BABA, potrebbe essere quello più grosso della storia d’America. Attualmente il primato è dell’Agricultural Bank of China con 22,1 miliardi e Visa con 19,7 miliardi.
In ballo ci sono 320 milioni di titoli. Il cui prezzo è salito nelle ultime ore da 60-66 a 66-68 dollari. Ben al di sopra delle previsioni che si assestavano intorno a 60-62 dollari.
La capitalizzazione di mercato di Alibaba potrebbe arrivare a sforare il tetto dei 200 miliardi di dollari, contro i 104 messi a segno da Mark Zuckerberg con il suo social network il giorno in cui ha debuttato al Nasdaq.
Pensare che Jack Ma ha avuto questa idea quando faceva l’insegnante e aveva appena 35 anni. Quando ancora nessuno conosceva il potenziale della sua azienda si era spinto a dire “eBay sarà pure uno squalo nell’oceano, ma noi siamo l’alligatore del fiume Azzurro”, e ancora “Se combattiamo nell’oceano perdiamo, ma se combattiamo nel fiume siamo destinati a vincere”. Dopo aver aperto la sua azienda di e-commerce con lo scopo di dar vita a una piattaforma online che potesse mettere in contatto le industrie del manifatturiero cinese con i compratori sparsi in tutto il mondo l’alligatore del fuome azzurro è pronto ad affrontare lo squalo.
Ma se l’è studiata bene fin dall’inizio a partire dal brand, capace di superare nettamente i confini del continente giallo, perchè Alibaba è un nome universalmente noto. Alibaba si è poi estesa comprendendo Taobao che mette in contatto i consumatori in maniera molto simile a quanto fa eBay, c’è poi Tmall un sito simile a Amazon che funge da ponte tra le grandi multinazioni e la classe media cinese. Aliyun, è un servizio di cloud computing,eTao, un motore di ricerca per i prodotti, e Alipay, l’equivalente del nostro sistema di pagamenti online Paypal.
Ad aprile di quest’anno è entrato addirittura nel settore cinematografico con Alibaba Pictures Group, che ha già investito più di 3 miliardi di dollari in cinema, tv, e video online.
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