Gli italiani hanno paura della situazione economica. A dirlo non è qualche grillino esagitato, ma l’Istat, che ha redatto un’analisi circa la percezione della crisi da parte degli italiani. I risultati sono negativi e, in generale, rivelano un pessimismo mai visto fino a questo momento in Italia. I dati dell’Istat si riferiscono al 2013, ma sono più che attuali dal momento che la situazione economica è rimasta sostanzialmente invariata rispetto all’anno scorso.
Cos’ha scoperto l’Istat?
Il 18,7% degli italiani si dice assolutamente insoddisfatto della situazione economica.
Il 40,1% degli italiani si dice semplicemente non soddisfatti.
Questi due dati, se aggregati, rivelano una percentuale di non-soddisfazione del 58,1%. La più alta dal 1993, anno in cui l’Istat ha iniziato a produrre indagini di questo tipo.
Si dice pienamente soddisfatto una quota assolutamente minoritaria, corrispondente all’1,9%.
L’anno precedente, il 2012, le percentuali negative erano inferiori dell’1% mentre quelle positive erano superiori sempre della stessa cifra.
La percezione degli italiani è giustificata. Certo, il 2013 appariva più buio di quanto non appaio ora il 2014, ma in ogni caso tutti i problemi sono ancora sul tavolo: la disoccupazione non subisce cali significativi, mentre quella giovanile addirittura aumenta. I consumi stentano a riprendersi, le banche non prestano denaro e il Pil decresce (seppur di poco).
Della tanto attesa crescita, nemmeno l’ombra. Eppure il governo è ottimista e Renzi va avanti a suon di metafore. Basterà? Nel frattempo da Bruxelles giungino i soliti moniti sul bilancio.