Crisi economica che non accenna ad arrestarsi nell’eurozona, estendendosi all’economia tedesca e francese. Nel secondo trimestre del 2014, il Pil tedesco non riesce a soddisfare le stime prefissate e arretra dello 0,2%. Si era stimanto lo 0,1%. Colpa anche della stagione estiva, rallentano commercio estero e investimenti. E’ la prima volta che la Germania arretra dal 2012.
Non va meglio per l’economia francese, il Pil nel secondo trimestre 2014 è fermo, come nei primi tre mesi. La Francia dimezza le stime di crescita, dall’1% stimato si passa allo 0,5%. Di conseguenza il governo francese fa sapere che supererà il 3,8% prefissato di deficit, già aspramente criticato dall’Europa, stimando il 4%.
I dati sono stati resi noti dall’Eurostat, ed emerge nel complesso chiaramente che l’economia dell’Europa non cresce rimanendo ferma anche per il secondo trimestre 2014. Si riscontra una crescita dello 0,7% su base annua.
Tuttavia non mancano disomogeneità nel quadro dell’Europa si pensi all’esempio, positivo del Portogallo.
A dispetto delle economie forti dell’Europa, il Portogallo ha registrato nel secondo trimestre una crescita del Pil dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti, quello su base annua sale allo 08,%. Il dato supera le previsioni degli analisti che erano ferme rispettivamente allo 0,5% e allo 0,7%.
Il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin chiede piu’ flessibilita’ a Bruxelles, secondo il ministro i problemi dell’economia francese sono da addebitarsi anche alla eccezionale situazione dell’eurozona, per questo si auspica un intervento della Bce.
Michel Sapin, sottolinea la volontà di utilizzare degli strumenti straordinari per far fronte alla bassa inflazione, tutta per ora si limita a mettere in atto il programma Omrlt sulle operazioni di rifinanziamento a lungo termine per riavvicinare al 2% il tasso di inflazione.
Se anche l’economia francese e tedesche sono in crisi realizzando dati negativi ci si chiede come intervenire per apportare qualche miglioramento. Secondo l’Eurotower il modo migliore per avviare una ripresa “moderata e disomogenea” dell’Eurozona e’ quella di puntare sulle riforme strutturali, promuovendo gli investimenti privati per creare posti di lavoro, nel rispetto del Patto di Stabilita tenendo conto dei miglioramenti realizzati dai conti pubblici.
Nonostante i dati negativi dell’economia, le borse dopo un inizio al ribasso hanno segnalato un rialzo verso metà giornata. L’euro anche se rimastro sotto i 1,34 dollori si è rafforzato, lo spread tra Btp e Bund è stabile.
Il rendimento decennale tedesco per la prima volta è sceso all’1% confermando che i titoli del debito pubblico di Berlino sono soprattutto beni rifugio.