Blocco dei salari sempre più vicino? Le rivelazioni del sottosegretario

Alla luce della nuova ondata di recessione che ha colpito l’Europa, e in primis l’Italia, sta emergendo la necessità, per il Governo Renzi, di realizzare l’enessima manovra “lacrime e sangue”. Vanno trovati almeno quindici miliardi ed è molto difficile che l’unica fonte sia rappresentata dal taglio alla spesa.

In questi giorni sta circolando una voce che ha fatto infuriare i sindacati (in primis la Cgil): il blocco dei salari per i dipendenti pubblici. La Camusso ha chiesto una smentita che ancora, almeno ufficialmente, non è arrivata. Alcune indicazioni però stanno andando proprio in questo senso: non ci sarà un blocco dei salari.

Nulla di certo ovviamente, ma le parole di un sottosegretario contano sicuramente qualcosa. In questo senso, rassicurano le dichiarazioni del sottosegretario al Ministero del Lavoro Pier Paolo Beretta, che ha parlato in generale della manovra di autunno e in particolare del blocco dei salari

Le questioni sono da due: da un lato tagliare senza compromettere servizi e garanzie. Dall’altro lato, redistribuire le risorse. Per questo il Governo sta pensando a un generale aggiornamento delle garanzie ai lavoratori. Le risorse per procedere con questo intento, però, non verranno ricavate dal blocco ai salari.

“Di deciso non c’è nulla, ma se devo esprimere una preferenza tra l’ipotesi di un contributo proveniente dalle pensioni più alte e un nuovo blocco degli aumenti agli statali, non avrei dubbi a scegliere il primo”.

Basteranno queste poche parole a tranquilliare i sindacati e i lavoratori? Vedremo cosa accadrà a ottobre.