Nonostante la crisi economica, che tra le altre cose ha fatto contrarre i prezzi delle case, gli affitti costano sempre di più. Un danno, questo, per le migliaia di studenti fuorisede ma anche per i giovani lavoratori che devono spostarsi per iniziare la propria carriera professionale. Immobiliare.it ha realizzato uno studio e ha stilato una classifica delle città in cui gli affitti sono più cari.
Tra le cause che fanno lievitare i prezzi spicca, ovviamente, la capacità della località di attrarre capitale umano. E’ evidente come le città che offrono più possibilità lavorative, università migliori e divertimenti si trovino in cima a questa classifica. Pesa anche la competizione tra studenti e professionisti; questa fa aumentare la domanda e quindi i prezzi. A stupire sono però le differenze, davvero abnormi.
Sicché al primo posto troviamo Milano. La città meneghina offre camere singoli a un prezzo medio di 480 euro (ma in alcune zone si arriva a 590) e camere doppie a 320.
A seguire, Roma. Nella capitale il prezzo medio per affittare una singola si attesta sui 410 euro, mentre per una doppia occorrono 280 euro (però più ci si avvicina al centro più il gap con Milano si riduce).
Per il resto, siamo nella media nazionale o sotto. Le altre città universitarie, come Firenze, Bologna, Torino, impongono canoni di 380 per le singole e 280 per le doppie.
Al sud la musica cambia, i prezzi sono assai più bassi. A Catania, che offre un polo universitario tra i più importanti del meridione, bastano meno di 300 euro per una singola e meno di 200 per una doppia.