La casa vacanza nonostante l’aggravio della tassazione ha, tutto sommato, resistito: la percentuale di compravendite immobiliari che ha interessato questa tipologia abitativa è rimasta abbastanza stabile nel tempo, attestandosi intorno al 5%. Ad essere cambiato nel tempo è stato il modo di sceglierla e di viverla. Infatti la disponibilità di spesa per comprare la seconda casa è diminuita negli ultimi anni e per questo motivo si sono preferite località meno rinomate e meno famose ma con abitazioni a prezzi più accessibili. Si sono ridimensionate le richieste di soluzioni con vista sul mare o sulle montagne, aspetto molto apprezzato dai potenziali acquirenti che faceva lievitare i valori abitativi. Altra tendenza affermatasi negli ultimi tempi è quella di utilizzare maggiormente l’abitazione durante i week end e in altri periodi dell’anno per recuperare parte delle spese. Infatti soprattutto nelle località di mare sono sempre più le persone che affittano l’immobile anche per alcune settimane ad agosto o a luglio, quando si possono percepire canoni più elevati.
Il ribasso dei prezzi sta restituendo nuova linfa anche agli acquisti da parte di stranieri che prediligono soprattutto le località di mare e di lago ma non disdegnano la montagna e le località di campagna dove sono alla ricerca di rustici. Russi, tedeschi ed inglesi si orientano sia su appartamenti con vista mare o vista lago sia su soluzioni indipendenti più distanti dal mare che rispondono al loro bisogno di tranquillità. Questa tipologia di acquirenti apprezza anche le case d’epoca nei borghi storici e le soluzioni nuove costruite con criteri di efficienza energetica.
Nelle località di mare poi nel corso del 2013 la riduzione dei valori immobiliari ha stimolato anche la domanda di prima casa e questa è una novità che non si era ancora registrata: infatti la domanda di seconda casa in molte località aveva contribuito a tenere alti i prezzi rendendo così difficile l’acquisto della prima casa da parte dei locali.
Dal secondo semestre del 2007 anno in cui è iniziato il ribasso dei prezzi immobiliari le località di montagna hanno perso il 22%, le località di mare il 30,2%, quelle lacustri il 19,8%. Dal 1998 la rivalutazione dei prezzi è stata rispettivamente del 22,2%, 22,1% e 28,5%.
Dall’analisi socio demografica degli acquirenti di casa vacanza si evince che la maggioranza è rappresentata da famiglie, età media tra 45 e 54 anni. L’81,5% acquista senza mutuo e la tipologia più compravenduta è il trilocale con il 36,4% seguito dal bilocale con il 34,9%.
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