iPhone in regalo da parte della Siae come forma di protesta contro la Apple, nodo della questione l’aumento dell’equo compenso, che l’azienda statunitense avrebbe scaricato senza stare troppo a pensarci, sul cliente finale.
Più di 20 iPhone sono stati acquistati in Francia e regalati a ragazzi e associazioni come forma di protesta. Il nodo della questione è il decreto Franceschini che ha sancito l’aumento dell’equo compenso. Immediatamente la Apple ha adeguato il prezzo dei suoi iPhone, con la logica conseguenza che di fatto a pagare la tassa sarà il solito sfortunato consumatore.
Il direttore generale della Siae ha spiegato che l’acquisto degli iPhone in Francia è stato effettuato allo scopo di dimostrare come nonostante la tassa sull’equo compenso sia molto più alta, il prezzo sia notevolmente inferiore. All’azione dimostrativa si sono aggiunte tre lettere di diffida che la Siae ha inviato oggi alle tre sedi Apple, di Olanda, Italia e America.
Come sottolineanto dal presidente della Siae Gino Paolo, l’equo compenso non è una tassa ma una somma che deve andare a chi crea un prodotto artistico in riconoscimento del diritto d’autore.
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