Una recente analisi dell’Ance aveva già messo in luce le conseguenze della tassazione sempre più alta sugli immobili italiani, con imposte ordinarie salite in media, per un immobile A2, da 300 a 611 euro (il 104%). Ora un’analisi della Cgia di Mestre evidenzia un dato altrettanto allarmante: negli ultimi cinque anni il valore delle case è letteralmente crollato, con un 15% in meno rispetto al valore di inizio 2010.
Una casa di tipo civile appartenente alla categoria catastale A2, infatti, ha visto il suo valore medio – secondo i dati nazionali – scendere da 200.000 euro a poco meno di 170.000. Unito all’aumento delle tasse come Tasi e rifiuti, ciò significa che l’incidenza delle imposte sul valore della casa è aumentata del 140%, passando dall’1,5 per mille al 3,6 per mille.
Stessa discesa anche per la categoria catastale A3, da una media di 174.500 a poco più di 148.300 euro, con un peso fiscale aumentato “solo” dell’88%, da 264 a 495 euro, per un’incidenza del 3,3 per mille rispetto all’1,5 per mille del 2010. Il tutto con un’aumento dell’inflazione del 7,3%.
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