Potrebbe arrivare dal rispetto per l’ambiente la ripresa del settore edilizio italiano, uno dei più colpiti dalla crisi economica (con 11.177 imprese fallite e 446mila posti di lavoro persi dal 2008 a oggi). I maggiori segnali di un’inversione di tendenza arrivano proprio dagli investimenti in ristrutturazioni ed edilizia sostenibile: secondo il XXI Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme (Centro Ricerche Economiche, Sociali, di Mercato per l’Edilizia e il Territorio), negli anni successivi sarà proprio questo comparto, come già accaduto nel 2013, a bilanciare il crollo del mercato che si è verificato per le grandi infrastrutture.
Nell’ambito dell’edilizia sostenibile tra 2002 e 2013 sono state censite 149mila gare per l’affidamento di interventi di nuova costruzione o di rinnovo di edifici residenziali e non residenziali; l’importo complessivo ricavato è stato di 131 miliardi.
Questa svolta “verde” finisce col coinvolgere anche i materiali: il legno infatti è in netta ascesa, e tra il 2006 e il 2010 il numero delle abitazioni costruite con questo materiale – ideale per comfort e benessere abitativo, sostenibilità ed efficienza energetica – è quintuplicato.
Un’edilizia sostenibile passa ovviamente anche da una maggiore attenzione ai propri consumi, con forniture che facciano ricorso soltanto a fonti rinnovabili e mettano al primo posto l’efficienza energetica: su SosTariffe.it potete trovare le migliori offerte delle diverse utilities per forniture