Continua a cambiare fisionomia il Piano Casa del Governo, con emendamenti e stop da parte della Commissione bilancio in Senato, ma al tempo stesso aumentano gli indizi su quello che presumibilmente farà parte del testo finale e cosa, invece, verrà stralciato.
Il Senato ha infatti detto no, almeno per il momento, all’estensione ai Comuni che hanno subito delle calamità naturali della possibilità, in caso di contratto di locazione a canone concordato, di riconoscere la cedolare al 10%. Bocciata la riduzione dell’Imu al 4 per mille e anche l’emendamento proposto da Sinistra e Libertà sull’estensione dello sconto fiscale maggiorato anche per gli affitti da privati.
Più ottimismo per altre misure, come quelle che vietano gli allacci delle utenze a chi occupa gli alloggi abusivamente. Viene ampliata la possibilità di vendere gli alloggi pubblici, anche nel caso di condomini dove la proprietà pubblica è solo al 50%. Ancora incerta la possibilità di usufruire del bonus mobili per acquisti fino a 10.000 euro a prescindere dall’importo dei lavori di ristrutturazione che sono stati effettuati.
Gran parte delle coperture potrebbero arrivare dall’aumento delle accise sui prodotti energetici usati come carburanti, ovvero come combustibili per riscaldamento per usi civili. In previsione di tali misure, per sapere come iniziare fin d’ora a risparmiare sulle proprie forniture energetiche, c’è il comparatore di SosTariffe.it.