Le riforme di Matteo Renzi sono ambiziose, soprattutto quelle sul piano economico. In un periodo in cui l’Italia è oppressa dai vincoli di bilancio (imposti dall’Ue) il nuovo presidente del Consiglio ha promesso 80 euro in più nella busta paga degli italiani che guadagnano meno di 15.000 euro all’anno. In molti, tra avversari politici e analisti, giudicano queste promesse come illusorie, difficilmente realizzabili.
A quanto pare, però, almeno per quest’anno Renzi è riuscito a trovare le risorse per realizzare quanto detto. Da maggio i lavoratori avranno realmente nelle loro disponibilità 80 euro in più (ovviamente si tratta di una media).
E’ quanto emerge dalle ultimissime indiscrezioni sul Def, Documento di Economia e Finanza, che verrà presentato l’8 aprile alle ore 18. Il Ministero dell’Economia ha programmato un taglio della spesa improduttiva per 6 miliardi. Una cifra molto consistente, se si considera che fino a qualche mese fa il Governo Letta ha faticato a trovare mezzo miliardo per evitare che si pagasse la seconda rata sull’Imu prima casa.
Grazia al taglio di altri 600 milioni di euro, poi, sarà realizzato anche la riduzione dell’Irap. Questa tassa, considerata odiosissima in quanto colpisce anche le imprese che non producono un fatturato, verrà ridutto nell’arco dei dodici mesi del 10%. Molti vorrebbero abolirla ma è comunque un passo in avanti, per quanto piccolo.
Altro capitolo importante del Def sarà quello delle privatizzazioni. Anche qui le cifre sono molto grosse. Si parla di 12 miliardi, tutti ricavati dalla vendite delle partecipazioni statali e degli immobili. Da questo punto di vista si teme il rischio svendita, ma Renzi è deciso a proseguire per questa strada.