Il 1° marzo 2014, con 309 voti a favore e nessun voto contrario, la Camera dei Deputati ha approvato di Dl di Delega Fiscale, provvedimento con cui il Parlamento incarica il Governo di redigere una riforma del fisco secondo i canoni suggeriti dall’assemblea legislativa stessa. L’esecutivo ha un anno di tempo per adempiere a questo compito. Cosa cambia per il cittadino? Ovviamente, per saperlo occorre aspettare l’esito del lavoro del Governo ma già oggi è possibile trarre qualche conseguenza dalle linee programmatiche.
Riforma del catasto. Era richiesta a gran voce, e da un paio di anni. Il catasto va aggiornato. Lo scopo è quello, soprattutto, di porre fine alle distorsioni che hanno influenzato la distribuzione del peso dell’Imu. Fino a questo momento, a una tassa onerosa è spesso corrisposta una situazione di redditività minima o precario. Si sta pensando, inoltre, di sostituire, come base di calcolo, il numero di vani con il metraggio.
Fisco amico. Sotto questa dicitura sono inseriti due propositi. Il primo è quello di istituire forme premiali, ossia sconti sulle tasse, a quei soggetti che si siano distinti nell’adempimento degli onero fiscali. Il secondo è quello di istuituire canali di comunicazione e di cooperazione tra contribuente e fisco.
Tutela del contribuente. Il Governo cercherà di razionalizzare l’istituto della conciliazione e di velocizzare l’iter di ravvedimento.
Calo delle tasse minori. Il Governo è chiamato ad abbassare le cosiddette tasse minori, come le imposte notarili, l’Iva e via discorrendo. Questo obiettivo è quello, ad oggi, più difficile da raggiungere dal momento che non è a costo zero.