Il problema delle tasse preoccupa gli italiani da nord a sud, quasi indifferentemente. Per alcuni, però, il problema è più stringente. Lo è certamente in quelle città che soffrono di una situazione finanziare per nulla idilliaca. Tra queste spicca Roma: la Capitale è infatti vicina al tracollo finanziario. Questo verrà evitato attraverso un intervento sulle tasche dei cittadini?
Ignazio Marino in una recente intervista radiofonica (Radio Due, 29 marzo) ha rassicurato tutti i romani: non ci saranno aumenti delle tasse, eccetto una. Questa, paradossalmente, non interessa i romani direttamente ma rischia di causare non pochi danni sul fronte economico. Si tratta della tassa di soggiorno, il contributo che i turisti devono versare al Comune quando passano almeno una notte nella Capitale d’Italia.
L’intervento, comunque, non è ancora sicuro. E’ semplicemente un’ipotesi che, per quanto posizionata a uno stato avanzato, rimane pur sempre un ipotesi. E infatti, dalle parole dello stesso Ignazio Marino: “Forse aumenteremo alcune tassazioni: ma penso alla tassa di soggiorno, soprattutto per gli alberghi più lussuosi, evitando invece nuove tasse per i romani”.
Il sindaco ha comunque, nel corso dell’intervista, cercato di elencare quanto di buono ha fatto la sua amministrazione. Uno dei risultati migliori è rappresentato dalle iniziative “Decoro Partecipato“. Questa ha visto il connubio tra la cittadinanza, che segnala le distorsioni, e la polizia locale che le ratifica e le trasferisce agli uffici responsabili.
L’iniziativa ha fatto sì che venissero cancellate alcune scritte murale nei quartieri più frequentati e lo sgombero di alcuni insediamenti abusivi, specie quelli di natura commerciali (volgarmente, le classiche bancarelle).