La crisi dura ormai da sette anni. Sono stati in molti, nel corso di questo tempo, a chiedersi le cause e l’origine. Si è speculato molto, ma gli unici punti di sicurezza riguardano i motivi per cui l’Italia non riesce a uscire dalla crisi. Il mantra che la maggior parte dei think tank ama ripetere è che sia tutta colpa delle tasse e della burocrazia.
E’ di questa idea anche Matteo Marzotto, imprenditore di successo ma anche presidente della Fiera di Vicenza, attualmente in corso nela città veneta.
“La burocrazia e la scarsa trasparenza nell’applicazione delle leggi sono il vero snodo. Il tema è far funzionare un Paese che accumula e sedimenta leggi su leggi”.
Le ricette proposte da Marzotto sono le solite che propongono gli imprenditori italiani molto presenti all’estero: puntare sul Made in Italy e sul know how che il Bel Paese, rispetto a competitori anche agguerriti come la Cina, può offrire. Questo elemento è talmente potente da risucire a compensare tasse e burocrazia: “Dobbiamo comunicare ai nostri governanti le potenzialità dell’artigianato e del nuovo manifatturiero, per esempio. Dobbiamo riavviare questa capacità che in Italia c’è e sopravvive, nonostante la burocrazia nonostante l’appesantimento fiscale e tutte le difficoltà del mercato interno”.