Matteo Renzi ha la fama di essere un politico che, nel bene e nel male, odia stare con le mani in mano. E sicuramente le vicende degli ultimi giorni accresceranno la percezione del presidente del Consiglio come “uomo del fare”. Il riferimento è all’annuncio delle misure per rilanciare l’economia che il sindaco di Firenze ha presentato qualche giorno fa. Da alcuni è stato salutato come mera propaganda, anche perché mancherebbe parte delle copertura, ma parte dei provvedimenti “renziani” riguardano la casa.
Il piano casa 2014 così come è stato pensato da Renzi prevede, soprattutto, l’intervento sulla cedolare secca. Dal 1° maggio sarà del 10%. Si tratta di una percentuale notevole, perché assai più bassa del 19% del 2013 e persinodel 15% deciso, qualche mese fa, dal Governo Letta. L’obiettivo è quello di recuperare gli alloggi inutilizzati rivitalizzando, per quanto possibile, il mercato degli affitti. In buona sostanza, Renzi conta di recuperare 68mila immobili, con tutte le conseguenze che ciò avrebbe per le casse dello Stato.
Importante è anche il rifinanziamento del fondo per gli inquilini morosi ma incolpevoli, ossia che non hanno pagato l’affitto per mancanza oggettiva di reddito. Attualmente il fondo consta di 226 milioni, il Governo Renzi ne aggiungerà altri 100.
Anche l’edilizia popolare avrà uno scossone. Gli edifici in questione saranno oggetto di un programma di ristrutturazione, la quale dovrebbe favorire l’occipazione di 170mila “vani”. Da questo punto di vista, però, i tempi saranno un po’ lunghi perché occorre ritoccare una legge regionale del 2008 e istituire un coordinamento tra vari ministeri, tra cui quello dell’Economia e degli Affari Regionali.