In televisione lo hanno ripetuto praticamente ogni giorno. Il consiglio, dato da quasi tutti i conduttori tv, era quello di pagare il Canone Rai entro il 28 febbraio, pena una sovrattassa maggiore rispetta a quella – molto contenuta – già addebitata. E ora che febbraio è venuto e passato, cosa succede? Quanto saranno costretti a pagare i cittadini che non hanno ancora pagato la tassa per il mantenimento del servizio pubblico?
Per chi ha pagato entro il 28 febbraio, la sovrattassa è stata minima, corrispondente a 1/24 del canone, quindi 4,47 euro. In totale, 113,50 euro. Per chi pagherà a marzo, la sovrattassa sarà doppia, quindi corrispondete a 1/12 (8, 94 euro). Per chi, invece, pagherà ad aprile, sarà pari a 1/6 e via dicendo. Ovviamente, c’è un limite all’esigibile ma questo è veramente alto. La Rai, in breve, può chiedere agli evasori fino a 619 euro, anche se occorrono anni prima di raggiungere – secondo il metodo presentato sopra – questa cifra.
La Rai ha il diritto, a partire dal 1° marzo, a richiedere il pagamento del Canone. La procedura prevede prima un tentativo tramite recupero bonario (ossia semplice sollecitazione individuale) e poi l’intervento di Equitalia.
Il canone è pagabile tramite bollettino piscale alle Poste o anche in tabaccheria (se facenti parte del network di Lottomatica). E’ possibile pagare la tassa anche attraverso device mobile per mezzo dell’applicazione Canone Tv.