Ormai chiunque sia titolare di un conto corrente sa che dallo scorso 1° Febbraio il Fisco ha iniziato a spiare tutte le movimentazioni, cominciando dall’anno 2011.
Inoltrati tutti i dati da parte degli Istituti di credito, è cominciata la caccia a chi, finora, ha omesso di dichiarare eventuali entrate “extra”, eludendo, di conseguenza, il pagamento delle tasse.
Ma vediamo in che modo si sta muovendo il Fisco in questi giorni per scovare anomalie evidenti nei conti correnti dei contribuenti italiani:
due sono i dati inizialmente richiesti dall’Agenzia delle Entrate, il saldo iniziale e quello finale, compreso il totale di accrediti ed uscite, onde dar luogo ad accurate indagini finanziarie e portare alla luce le anomalie più gravi;
effettuato il suddetto accertamento, il Fisco passa alla fase successiva, più specifica, che sarà anche quella in cui il correntista colto in fallo, dovrà produrre la relativa documentazione che dimostri l’effettiva irregolarità o regolarità del caso.
Il Fisco controllerà indistintamente ogni tipologia di conto corrente, da quello tradizione all’online.