E’ arrivato l’OK da parte del governo per l’aumento delle aliquote Tasi gravante su prime e seconde case, che potrà arrivare fino all’0,8 per mille, ma spetterà ai singoli Comuni decidere in che misura applicarlo.
Tale aumento servirà esclusivamente ad incrementare le detrazioni a favore delle famiglie più disagiate ed i ceti più deboli, oltre a quelle già previste dalla Legge di Stabilità.
Nello specifico, dunque, l’aliquota Tasi per la prima casa potrà arrivare fino ad un massimo del 3,3 per mille, mentre sulle seconde (case) fino all’11,4 per mille.
In termini economici, per i contribuenti italiani si profila una nuova stangata, che fa presagire un esborso ancora più salato rispetto alla vecchia Imu, soprattutto nei centri medio-piccoli.
Ancora indecisione, invece, sulla scadenza della Tasi, infatti il Governo sta ancora valutando se farla pagare in un’unica soluzione, a giugno, oppure in due rate semestrali.
In attesa di questa nuova scadenza, le famiglie italiane si preparano a versare la mini-imu, in quei Comuni in cui le relative aliquote sono state aumentate rispetto al 4 per mille previsto.
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