Il tempo stringe: il 24 gennaio è infatti il termine ultimo per pagare la mini-Imu, ossia il 40% della differenza tra il prelievo “Imu prima casa 2013” deciso sul governo e quello deciso dalle amministrazioni. I Caf sono in queste ore presi d’assalto perché aleggia ancora molta incertezza sugli importi dei prelievi (che sono molto variabili) e sulle modalità di pagamento.
Come si paga. Va utilizzato il modello F24 e va compilato la sezione “Imu e altri tributi locali”. Infine, nello spazio Codice ente/Codice Comune va scritto il codice postale del Comune che ospita gli immobili.
In alternativa si può utilizzare il bollettino postale approvato col Dm Economia del 23 novembre 2012, nel quale va riportato il numero di conto corrente 1008857615.
L’aspetto che più preoccupa i contribuenti è comunque l’importo. Questo varia grandemente da Comune a Comune. E’ necessario calcolare alla perfezione per non incorrere in sanzioni.
In questi giorni sono molti i siti, anche di una certa importanza, che offrono dei software in grado di calcolare la mini-Imu. E’ ovviamente propedeutico conoscere tutte le voci che corrispondono ai fattori che incidono sul prelievo finale.
Il software migliore è quello offerto da Il Sole 24 Ore. E’ disponibile a questo link.
Ecco le voci che è necessario conoscere per procedere con il calcolo.
– Comunicazione ubicazione immobile.
– Tipologia immobile
– Rendita catastale
– Aliquota
– Aliquota acconto base
– Quota di possseso
– Mesi di possesso
– Numero contitolari viventi
– Numero figli viventi