Sono stati tre anni difficili per la casa. In grande evidenza, purtroppo, il profondo calo delle compravendite, che ha bloccato l’intero settore. In questo periodo, però, si registrano timidi segnali di ripresa e altri “meno timidi”. Tra questi ultimi figura l’aumento della domanda per gli affitti e gli acquisti.
Il rovescio della medaglia è il calo dei prezzi, tradizionalmente considerato un cattivo segnale. E’ così che si spiega l’aumento della domanda e non a una ripresa economica alle porte. Il rapporto del Centro Studi di Casa.it, che ha raccolto ed elaborato i dati di cui sopra, infatti informa che: “Nonostante la crescita sia dovuta in parte a un ribasso dei prezzi di vendita e dei canoni combinato a un aumento dell’offerta, e non ad una ripresa della disponibilità di spesa, questo rappresenta sicuramente un segnale positivo per chi vende e chi acquista in un quadro che auspichiamo possa migliorare ulteriormente nel 2014“.
Il prezzo a metro quadrato è diminuito del 9%, e si è passato da una media 3.000 euro a metro quadra a una di 2.400. Domanda e offerta, da questo punto di vista, rimangono comunque abbastanza lontani, specie se oggetto della trattativa è un immobile di piccole dimensioni.
Stesso discorso per gli affitti. La domanda è aumentata del 5,3%, mentre i canoni sono scesi mediamente dell’11%. A Napoli, Palermo e Firenze c’è stato il più forte incremento di domanda (dal 7 al 9%), mentre i prezzi sono scesi maggiormente a Bari, Cagliari e Bologna (dall’8 al 12).
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