Appare sempre più concreto, anche se non ancora ufficiale, il taglio delle detrazioni fiscali al 19%, che sta creando non poco allarme fra i contribuenti.
Le detrazioni fiscali su spese sanitarie, interessi del mutuo per la prima casa e tutti gli altri costi finora detraibili, scenderanno quasi sicuramente dal 19% al 18% per l’anno in corso ed al 17% per il 2015, con effetto retroattivo (periodo d’imposta 2013).
Questa decisione del Governo, che apporterebbe circa 490 milioni di euro per il 2014 e quasi 800 milioni nel 2015 di entrate nelle casse dello Stato, graverà, come al solito, sulle tasche delle famiglie italiane, già duramente provate dalla pressione fiscale, tutt’altro che alleggerita per questo inizio di anno.
Tale probabilità diverrà certezza se entro il prossimo 31 gennaio non subentreranno modifiche a tale sgradevole provvedimento.
L’Associazione AltroConsumo è sul piede di guerra ed ha lanciato una petizione online, attraverso il proprio sito, contro il rischio del taglio di 1 punto percentuale sulle detrazioni fiscali.
Novità negative anche i crediti d’imposta superiori ai 4 mila euro, per i quali le regole sono cambiate, infatti essi saranno rimborsati con ben 6 mesi di ritardo, in quanto questo è il tempo che l’Agenzia delle Entrate si prenderà per verificare la posizione del contribuente in merito alle spese portate in detrazione.
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