Scade oggi il termine entro cui i Comuni dovranno pubblicare sul proprio sito internet le aliquote Imu 2013, cosa che potrebbe portare ad un aumento del numero di contribuenti che il prossimo 16 gennaio si vedranno costretti a pagare la differenza fra il 50% della tassa versata nel 2012 ed il 50% di quella che avrebbe dovuto pagare quest’anno.
Come già evidenziato dalle continue notizie sulla questione, che giornalmente si susseguono sul web, dunque, nei Comuni in cui vi è stato un aumento delle aliquote Imu rispetto al limite fissato (4 per mille), anche i possessori di prime case e terreni agricoli saranno temuti al versamento di quella che è stata ormai denominata mini-imu.
Alcune grandi città hanno già provveduto a pubblicare per tempo le proprie aliquote, come Torino (5,75 per mille), Genova (5,8 per mille) e Bologna (5 per mille), naturalmente, come d’altronde era prevedibile, con i dovuti aumenti.
Ennesima beffa per gli italiani, il cui desiderio di vedere cancellata per sempre la tanto odiata tassa sulla prima casa, si è infranto prima ancora di avverarsi.
La Mini Imu rischia di rivelarsi una nuova stangata che saluterà il 2014.
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