E dopo la notizia dell’abolizione dell’imposta di bollo di 34,20 euro sui conti correnti, per importi inferiori a 5 mila euro, arriva la medesima conferma anche per i conti deposito, che mira a tutelare soprattutto i piccoli risparmiatori.
La Commissione di Bilancio della Camera, infatti, ha disposto per il 2014 l’aumento dell’imposta di bollo dallo 0,15% allo 0,20% sui conti deposito ed altri strumenti finanziari, soltanto per giacenze superiori ai 5 mila euro, mentre ha eliminato la quota fissa dei 34,20 euro.
Facendo due calcoli dunque:
su un deposito di 10 mila euro, dal prossimo anno il risparmiatore pagherà un’imposta di bollo pari a 20 euro (il 2 per mille) e non più i 34,20 euro, come avvenuto finora.
Se finora i piccoli risparmiatori italiani erano alla ricerca della migliore soluzione di risparmio, tenendo conto anche dei costi fissi, come l’imposta di bollo, con questa misura il problema non dovrebbe riproporsi più.
In definitiva, a pagare di più saranno gli investitori con giacenze importanti, per i quali, con questa nuova riforma, il tetto della tassazione è passato da 4500 euro a 10 mila euro.