Sin dalla liberalizzazione del mercato nel 2007, è possibile cambiare fornitore energia elettrica senza dover affrontare penali né costi di attivazione.
Cambiare fornitore energia elettrica nel mercato libero è molto semplice, non comporta interruzioni dato che la continuità del servizio è garantita dall’AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas). Inoltre, non occorrono sostituzioni dei contatori né modifiche agli impianti.
In effetti, per cambiare fornitore luce è sufficiente aderire ad una nuova tariffa energia elettrica, solitamente attivandola online e firmando poi il contratto che viene spedito via posta tradizionale. Al resto ci pensa il nuovo fornitore: non è necessario effettuare nessuna disdetta o altre procedure amministrative.
In effetti, per cambiare fornitore luce è sufficiente sottoscrivere il contratto di fornitura online. In questa maniera, la compagnia può procedere in nome del cliente e per suo conto a comunicare il recesso dal precedente fornitore.
Nel mercato libero non sono previste spese di attivazione né anticipi sui consumi in nessun caso. Tuttavia, alcuni venditori possono richiedere ai clienti un deposito cauzionale o garanzia, che sarà restituito entro 30 giorni dell’eventuale cessazione del contratto.
Nel caso di Acea Energia, ad esempio, il fornitore potrà richiedere un deposito cauzionale di massimo 11,5 euro al kW di potenza prevista dal contratto, pari a 34,5 euro per una famiglia tipo. Il deposito cauzionale solitamente va pagato in parte al momento della firma del contratto (15,6 euro) e il resto in successive rate mensili.
Infine, per scegliere le offerte luce più convenienti, consigliamo al lettore l’uso di un comparatore online di tariffe gratuito ed indipendente, che consenta di identificare facilmente le tariffe energia elettrica più convenienti a seconda dei propri consumi ed esigenze.