L’asta è uno dei modi più economici per acquistare una casa. E’ anche, e questo non tutti lo sanno, uno dei modi più pericolosi. A sancire il rischio concorrono un gran numero di fattori, alcuni di quali “materiali” e quindi di facile controllo, altri emotivi e “non fisici” in grado di causare parecchi danni a chi partecipa.
Il consiglio più utile che si può dare a una persona che si accinge a partecipare a un’asta è quello di informarsi. Occorre sapere tutto sull’immobile da acquistare: prezzo di mercato, eventuali distorsioni (es. un inquilino abusivo ) e, se possibile, qualcosa sui possibili partecipanti. L’autorità non è tenuta ovviamente a riferire alcunché sugli altri contendenti, ma è inevitabile che qualche parola sfugga.
Ci sono anche alcuni rischi che dovebbero essere dati per scontati ma invece non lo sono. Uno di questi è la possibilità che il prezzi lieviti fino a raggiungere, o spesso superare, il valore di mercato. Il prezzo iniziale, benché basso, non è un indicatore nemmeno alla lontana efficace per intuire il prezzo finale. Attenzione, poi, a quelle aste che partono bene (quindi con cifre basse) e poi degenerano. Se tra i partecipanti figurano gli ex proprietari, allora state certi che il prezzo salirà: il loro scopo è “dare fastidio” al processo di vendita.
Occhio anche all’emotività. Spesso ci si può prendere la mano e assecondare variazioni al rialzo che, in realtà, non possiamo sostenere. Un buon metodo per “non finire in mutande” è quello di giungere preparati all’asta. Stabilire a mente fredda un prezzo massimo è un ottimo modo per farlo. Semplicemente, quando vedete che l’asta ha superato il vostro personale limite, alzate e andate via.