Per nuda proprietà si intende una proprietà che è privata dall’usufrutto. Il proprietario di nuda proprietà possiede la casa, ma non ne può usufruire. Non può viverci, non può apportare modifiche, non può intervenire – per fare un esempio – sul mobilio o altro. Alla luce di questa definizione sorge una domanda: a cosa serve la nuda proprietà? Cosa può offrire un immobile se non possiamo farci nulla?
Domande, queste, che trovano risposta nei specifici casi in cui la nuda proprietà “entra in gioco”. Il caso tipico è quello di un proprietario anziano o malato (o tutte e due) che vende la nuda proprietà a una persona, magari giovane e in salute. Semplicemente, alla morte del usufruttuario – ossia di chi la casa l’ha giù venduta – il “nudo proprietario” prende pieno possesso dell’immobile stesso. A questo punto è facile capire il senso della frase “ci guadagnano tutti”, ma è doveroso entraere nel dettaglio.
Quando ci guadagna il venditore
Il venditore ci guadagna quando non ha eredi o quando non vuole lasciare l’immobile a nessuno degli eredi potenziali. L’anziano proprietario, con la vendita della nuda proprietà, ha quindi possibilità di capitalizzare il valore della casa senza dover affrontare nessuno svantaggio. Per lui, dal punto sostanziale, non cambia assolutamente nulla. Vive nella casa, paga le tasse e così via.
Quando ci guadagna il compratore
Chi compra una nuda proprietà ci guadagna perché, in genere, il valore di una nuda proprietà è inferiore a quello di una “proprietà piena”. Quanto inferiore sono due fattori a deciderlo: uno, l’età del proprietario (più è vecchio e più costa); due, l’entità delle tasse che andranno sotto la responsabilità del “nudo proprietario”. Queste, infatti, possono essere oggetto di trattativa, anche se per norma le imposte sono attribuite all’usufruttuario.
Un altro motivo di guadagno sta nel fatto che chi compra la nuda proprietà può rivenderla quando e come vuole. La prospettiva di comprare e vendere per fare la cresta è, in questo caso, molto allettante, visto che il prezzo si alza a mano a mano che passano gli anni (perché l’usufruttuario invecchi).