Le imposte notarili rappresentano la maggiore voce di spesa quando si acquista un immobile, dopo il valore dell’immobile stesso. Per fortuna, lo Stato tutela il contribuente e offre delle buone agevolazioni fiscali. I requisiti per accedervi, però, sono molto stringenti. Ad esempio, l’immobile deve essere adibito a prima casa, non si può essere proprietari di altri immobili nello stesso comune del bene oggetto all’acquisto e così via.
Per tutte le altre situazioni, quindi per l’acquisto di seconde e terze e quarte case, non esiste alcuna agevolazione e le imposte notarili vanno versate per intero.
Nella categoria imposta notarile si inseriscono l’imposta di registro, in assoluto la più consistente, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale. Per anni non sono state oggetto di modifica da parte del legislatore, ma questa Legge di Stabilità spariglia un po’ le carte in tavola. Ecco le cifre che il contribuente è costretto a pagare attualmente e quelle che sarà costretto a pagare a partire dal 2014.
Situazione attuale:
Acquisto da un privato o da un’impresa costruttrice trascorsi i quattro anni dalla conclusione dei lavori:
- imposta di registro 7%
- imposta ipotecaria 2%
- imposta catastale 1%
Acquisto da un’impresa costruttrica entro i quattro anni dalla conclusione dei lavori:
- Iva 10% (20% se si tratta di immobile di lusso)
- imposta di registro 168 euro
- imposta ipotecaria 168 euro
- imposta catastale 168 euro
Situazione dal 1° gennaio 2014
Acquisto da un privato o da un’impresa costruttrice trascorsi i quattro anni dalla conclusione dei lavori:
- imposta di registro 9%
- imposta ipotecaria 50 euro
- imposta catastale 50 euro
Acquisto da un’impresa costruttrica entro i quattro anni dalla conclusione dei lavori:
- Iva 10% (20% se si tratta di immobile di lusso)
- imposta di registro 200 euro
- imposta ipotecaria 200 euro
- imposta catastale 200 euro