Quanto mi costerà il notaio? E’ questa una delle tante domande che si poni chi si appresta ad acquistare un immobile. Stimare le spese notarili non è facile. Queste comprendono sia le imposte per l’appunto dette “notarili” (imposta di registro, catastale, ipotecaria) sia altre voci come la parcella del notaio.
Realizzare una stima è diventato ancora più difficile da quando, nel 2007, Bersani ha liberalizzato la professione: sono scomparsi i minimi tariffari, sebbene il legislatore suggerisca ancora il compenso minimo e il compenso massimo, allorché in mancanza di vincoli imprescindibili.
La parcella del notaio è assai variabile. La componente imprevedibilità non si riduce alle caratteristiche del notaio (costoso o meno costoso) ma interessa anche alti fattori che potenzialmente complicano l’esecuzione dell’atto, come il numero dei proprietari dell’immobile e il valore dell’immobile stesso.
In genere, considerando una situazione tipo (transazione da proprietario singolo a singolo acquirente) e ipotizzando una scala di valore che va da un minimo di 95mila euro a un massimo di 460mila, la parcella costerà da 1.6000 euro a 3.700 euro circa (in fondo all’articolo trovate una tabella esplicativa).
Alla parcella va aggiunto il 20% di Iva, ovviamente a carico dell’acquirente. L’Iva va pagata anche sulle imposte legate all’atto di acquisto, come l’impota di registro e il bollo. Questa che segue è una stima delle spese che un acquirente dovrà pagare oltre al valore dell’immobile. La stima è stata realizzata sulla base di un immobile venduto a 150mila euro e sottoposto ad agevolazione fiscale prima casa.
Imposta di registro: 4500 euro.
Imposta catastale e ipotecaria: 168 euro + 168 euro.
Bollo: 230 euro.
Tassa d’archivio: 39 euro.
Visura ipotecaria: 130 euro.
Totale: 5235 euro.
Valore immobile | Minimo | Massimo |
93.000,00 | 1.600 | 2.400 |
139.500,00 | 1.800 | 2.600 |
186.000,00 | 1.900 | 2.800 |
232.400,00 | 2.000 | 2.990 |
280.000,00 | 2.150 | 3.200 |
370.000,00 | 2.250 | 3.350 |
465.000,00 | 2.470 | 3.700 |