Ancora un taglio ai tassi pari allo 0,25%, deciso la scorsa settimana dalla BCE, allo scopo di rilanciare l’economia e sostenere la crescita.
Il tasso principale d’interesse, dunque, raggiunge un nuovo minimo storico, attestandosi allo 0,50%, ma per i mutui cosa cambia? ci sarà qualche beneficio per chi ha già contratto un finanziamento a tasso variabile o si accinge a farlo?
I più ottimisti credono che la decisione della BCE possa portare ad un sensibile aumento di mutui erogati alle famiglie, ma in realtà, per chi ne ha già uno in corso, ancorato all’ Euribor (già ai minimi storici), questo diminuzione lascia invariata la situazione, facendo sperare soltanto in un ritardo nel rialzo delle rate.
Coloro i quali, invece, decidono adesso di contrarre un mutuo per acquistare casa, continuano a scontrarsi con gli spread applicati dalle banche, ancora alti (oltre il 3%), rendendo, almeno per il momento, il taglio del tasso d’interesse, tutt’altro che vantaggioso.
Non resta che sperare in una diminuzione, da parte degli istituti di crediti, di questo famigerato spread, al fine di riuscire a stipulare un finanziamento a condizioni accettabili.
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