La crisi economica sta portando le scrivanie dei Tribunali ad arricchirsi di procedure pignoratizie. Secondo le cifre fornite dal Consiglio nazionale del notariato, e riportate dal settimanale Panorama, “a Verona in un anno c’è stata una crescita del 54,6 per cento, a Brescia del 30,1 e a Reggio Emilia del 21,2.
Più contenuta la crescita a Padova, dove rispetto al 2010 l’aumento è stato del 16,4 per cento. Al Tribunale di Reggio Emilia a marzo 2013 erano oltre 2 mila le procedure esecutive immobiliari, ma al Sud la situazione è ancora più pesante e inalterata nel tempo. Al Tribunale di Palermo, per esempio, nello scorso febbraio risultavano 5.545 procedure esecutive, una cifra analoga a quelle degli ultimi tre anni”.
Insomma, un fenomeno drammatico, che secondo il ministero della Giustizia rischierebbe di ingolfare le attività dei tribunali. I dati del ministero sono aggiornati solamente alla fine del 2011, ma già parlavano di un contesto nel quale “le esecuzioni immobiliari pendenti in tutta Italia erano poco più di 241 mila, con un aumento di circa il 10 per cento rispetto all’anno precedente. Un fenomeno sempre più allarmante”.