Per le famiglie italiane questa tremenda crisi sembra non avere fine, fra aumento di spese ed introduzione di nuove tasse, la situazione continua a peggiorare.
Ora sembra toccare alla sanità, costretta, a quanto pare, ad aumentare le tasse, in quelle Regioni in cui il servizio sopravvive per i pesanti tagli subiti finora.
Ma perchè la Sanità sarà costretta a tale aumento, ancora una volta a danno dei cittadini? per far quadrare i conti, una volta ricevuti i fondi dallo Stato per sanare i propri debiti con i fornitori.
Infatti le Regioni, soprattutto meridionali, in deficit col bilancio e sottoposte ad un risanamento, attraverso il prestito previsto dal recente Decreto Legge sui debiti della Pubblica Amministrazione, si vedranno costrette ad apportare un aumento dell’addizionale Irpef ed Irap.
Lo stesso Decreto, infatti, prevede per gli enti del servizio sanitario, un prestito per il prossimo biennio pari a 14 miliardi, per sanare tutti i debiti accumulati fino allo scorso 2012, obbligando le Regioni stesse a distriubire alle aziende sanitarie, circa il 90% dei fondi che riceveranno dallo Stato.
Il prestito ricevuto dovrà essere restituito allo Stato entro 30 anni e sarà erogato previa verifica dei bilanci regionali ed all’avvio da parte delle regioni di determinate misure che possano garantirne la restitutizione.
Ecco perchè i cittadini di quelle Regioni in cui la sanità è stata sottoposta a numerosi tagli, rischiano di ricevere una nuova batosta, in termini di tasse.