La risoluzione n. 11/E dell’Agenzia delle Entrate, datata 13 febbraio 2013, innova la disciplina contenuta nell’art. 30 del d. lgs. 346/1990, andando a compiere radicali mutamenti nella disciplina della dichiarazione di successione per gli immobili ereditati.
In particolar modo, viene stabilito che l’Amministrazione finanziaria debba agevolare il più possibile il contribuente ad assolvere i propri adempimenti tributari, andando a porre in essere comportamenti collaborativi e, soprattutto, evitando di richiedere al contribuente stesso delle informazioni o dei documenti superflui, poiché già reperibili direttamente presso i propri archivi o presso gli archivi di altre amministrazioni pubbliche.
Considerato che dallo scorso 1 dicembre 2012 l’Agenzia delle Entrate ha incorporato quella del Territorio, ne consegue che l’Agenzia non può chiedere ai contribuenti di produrre certificazioni contenute negli archivi catastali, che possono essere facilmente raggiungibili mediante l’applicazione Sister.
Ne consegue che i dati catastali relativi agli immobili che sono oggetto di dichiarazione di successione devono essere acquisiti dalle Entrate, e i contribuenti non potranno essere obbligati ad allegare alla dichiarazione di successione gli estratti catastali.