Dal 2013 niente cud spedito a casa ai pensionati, questo è quanto reso noto con una circolare dello scorso 26 febbraio dall’ Inps, secondo la quale gli utenti, da quest’ anno, dovranno scaricare il proprio documento reddituale direttamente dal sito istituzionale, attraverso un Pin.
Dura vita per i pensionati, ultimamente soggetti a continui cambiamenti, sicuramente non vantaggiosi, come questo ultimo “obbligo” di dover anche imparare ad utilizzare il pc, per ottenere la certificazione della pensione.
I cud relativi all’ anno 2012 sono già disponibili nella sezione “Servizi al cittadino” del sito Inps e per scaricarli il cittadino sarà tenuto a registrarsi, ottenendo il relativo pin personale, con il quale compiere tale operazione.
I pensionati in possesso di un indirizzo di posta certificata (pec), conosciuto dall’ Ente, potranno ricevere il loro cud direttamente nella casella privata.
E per i cittadini che proprio ignorano l’ informatica? Fortunatamente esistono delle alternative, come quella di recarsi presso gli sportelli delle Agenzie dell’ Inps, ex Inpdap ed Enpals, per ricevere il cud direttamente nelle proprie mani.
Altra soluzione è raprresentata dagli uffici postali appartenenti alla rete “Sportello Amico”, abilitati a rilasciare tale documento reddituale o altri certificati emessi dall’ Inps, ma con un costo, a carico dell’ utente, di 2,70 euro.
Lo stesso Istituto di Previdenza Sociale ha previsto l’ invio del cud direttamente al domicilio dell’interessato, dietro sua specifica richiesta e qualora via sia evidente impossibilità di compiere tale operazione, servendosi degli altri servizi appena descritti.