La situazione delicatissima di Cipro,uno dei più piccoli stati dell’Unione Europea ha colpito il settore mutui nazionale, paralizzato dalla chiusura delle banche imposta dalle autorità.
Il quasi fallito paese non garantisce più la disponibilità di denaro, e mentre si moltiplicano le file agli sportelli per assicurarsi il contante necessario per la sopravvivenza, quasi tutti gli esercizi commerciali non stanno più accettando bancomat e carte di credito, vista la situazione molto confusa e complicata che si è venuta a creare in questi giorni.
E così, gli stessi cittadini non riescono più a pagare i mutui, ed il tutto non può far altro che aggravare una crisi già da “zona rossa”, non di facile soluzione. Il parlamento dovrà trovare al più presto possibile una via d’uscita e l’UE ha già annunciato che non erogherà più denaro alle banche cipriote già da lunedì, se non verranno presi importanti provvedimenti in materia.
Come mai nessuno si sta impegnando attivamente per risolvere un problema di tale gravità? I leader europei e mondiali vogliono forse toccare con mano cosa significa il fallimento di uno Stato, e gli effetti di tale situazione (in una piccola isola, facilmente controllabile)? Oppure vi è soltanto un miscuglio di mala gestione, corruzione e falsificazione di bilanci, che ha portato a ciò che stiamo vedendo oggi su tutti i mass media? Staremo a vedere come si evolverà la situazione.