Una buona notizia per tutte le famiglie italiane che hanno assunto colf e badanti per avere un aiuto in casa o con persone bisognose di assistenza continua, perchè in caso di licenziamento non saranno tenute a pagare quella tassa introdotta lo scorso gennaio e meglio nota come contributo di licenziamento, al fine di finanziare la nuova indennità di disoccupazione Aspi e mini-Aspi.
Il timore, dunque, di essere costretti a sborsare fino a 1450 euro in caso di licenziamento della propria colf, è stato scongiurato da un chiarimento del Ministero del Lavoro, il quale ha sottolineato che la tassa dovuta a seguito di interruzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato della colf, non sarà applicata alle famiglie, ma soltanto alle imprese.
Le polemiche in merito a questa imposta erano state sollevate dall’ Associazione Assindatcolf, che riteneva assurda e pesante l’ imposizione di tale tassa alle famiglie italiane, già provate dalla dura crisi di questi ultimi tempi, chiedendone l’ immediata modifica.