Se finora a destare preoccupazioni per i contribuenti italiani è stato il Redditometro, che partirà a breve per scovare i furbi del Fisco, un nuovo incubo si profila per essi all’ orizzonte, uno strumento introdotto per scoprire i falsi poveri, meglio noto come Riccometro.
Mentre per il Redditometro arrivano notizie confortanti dall’ Agenzia delle Entrate, la quale ha chiarito che esso prenderà in considerazione le spese medie istat solo qualora si giungesse ad un contradditorio tra il Fisco ed il contribuente, specificando che le uniche (spese medie istat) considerate, saranno quelle relative ai consumi di alimenti e vestiario, il Riccometro riserva un’ amara sorpresa.
Esso, infatti, prenderà di mira i possessori di immobili, ma con un reddito basso, come, ad esempio i pensionati.
L’ allarme lanciato a tal riguardo è dalla UIL, secondo cui si profilerebbe un aumento del reddito Isee, quello di cui il Riccometro tiene conto, per tutti i contribuenti (pensionati o dipendenti) che risultano essere proprietari di case.
Questo vuol dire che essi rischiano di non poter usufruire dei vari servizi sociali e di prestazioni del Welfare, pur avendone effettivo bisogno, in quanto il proprio reddito Isee, con un immobile di proprietà, sforerebbe il limite consentito per usufruire delle suddette prestazioni.