Dopo le polemiche scoppiate in seguito ad una sentenza della Cassazione in merito alle pensioni d’invalidità, secondo cui per averne diritto conterà anche il reddito del coniuge, il rischio per tanti aventi diritto ad esse, di perderle a causa del reddito familiare troppo alto, è stato, almeno per il momento, scongiurato dall’Inps.
L’Ente pensionistico, infatti, anche nel 2013 continuerà a pagare le pensioni d’invalidità, il cui importo ammonta a soli 275 euro mensili circa, seguendo i vecchi criteri, cioè non tenendo conto del reddito del coniuge, come stabilito dalla suddetta sentenza e chiarendo che sarà compito del Governo prendere una decisioni in merito a questa situazione tanto delicata.
Ci preme chiarire comunque che la pensione di invalidità non va confusa con l’assegno ordinario di invalidità, percepito dai lavoratori che hanno almeno 260 ore di lavoro compiute e che sono stati vittime di infortunio o malattia, che ha ridotto in parte la loro capacità professionale.
Le pensioni di invalidità o inabilità, invece, vengono corrisposte a tutti i cittadini fino a 65 anni che non possono più svolgere alcuna attività lavorativa, anche se non hanno mai versato contributi.