Adusbef e Federconsumatori sono sul piede di guerra; l’analisi dei mutui italiani è impietosa e parla di tassi di interesse più elevati rispetto alla media europea, un’ anomalia tutta italiana che ancora una volta pone l’accento su un fattore specifico: la speculazione.
Il fatto che il tasso di interesse sia più alto rispetto alla media dei paesi che fanno parte dell’Unione Europea ancora una volta non è effettivamente spiegabile, e ciò rappresenta un vero e proprio “ saccheggio” alle spese delle famiglie.
Alcuni timidi segnali di miglioramento ci sono, ma resta il fatto che la differenza c’è ed è sostanziale; tutto questo si traduce in un ulteriore aggravio per una famiglia media italiana, costretta non solo a fare i conti con la crisi ma anche con queste disparità.
Volendo in questo senso fare un esempio, una famiglia media che sottoscrive un mutuo pari a 100.000 euro in un arco temporale pari a 30 anni, paga una rata mensile per il proprio mutuo che è 69 euro più alta rispetto alla media dei paesi Eurolandia.
Un dato non certo confortante che si aggiunge ad un altro; con l’applicazione del tasso variabile e approfittando del basso livello del parametro dell’Euribor, le banche impongono ai cittadini tassi di Spread molto elevati per i mutui. Insomma, o da un lato o dall’altro, le banche il guadagno lo trovano eccome!