Oggi il Crif ha pubblicato i risultati dello Studio sul Sistema di Informazioni Creditizie svolto nel 2012. Come ampiamente previsto, l’anno che si è appena concluso è stato disastroso sotto il punto di vista dei mutui e dei finanziamenti. Un crollo determinato da vari fattori (introduzione dell’Imu, inflazione, disoccupazione in aumento, segnali di ripresa economica non incoraggianti e, soprattutto, l’aumento dei tassi di interesse sui contratti appena stipulati) e che è certificato da cifre che impallidiscono di fronte a quelle del quadriennio 2004-08.
L’unico dato costante è la fascia d’età che più richiede un mutuo, dai 25 ai 30 anni. Magra consolazione, la richiesta di mutui nel 2012 è crollata del 4,2% passando dalla media di 136.863 euro nel 2011 a quella di 131.445 del 2012. Un crollo fragoroso che si estende, di conseguenza, anche al settore dei finanziamenti.
Altro 4% in meno proprio per questi ultimi (addirittura -18% se si raffronta col 2008), difficoltà evidenziate anche dal 72% delle richieste che non hanno superato i 5.000 euro. Dai 5.192 euro del 2011 si è crollati ai 4.597 dell’anno scorso. L’unica nota parzialmente positiva arriva dal dicembre 2012 che ha fatto segnare un confortevole +5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.