I giovani precari, ne siamo tutti consapevoli, hanno un rapporto difficile con tutti quegli aspetti della vita quotidiana nei quali le persone con contratti normali o a tempo indeterminato si confrontato; uno di questi è proprio il settore creditizio. Intesa San Paolo, una delle più importanti banche italiane, ha cercato di arginare o ridurre in qualche modo il problema.
Il motivo è presto detto, un contratto atipico non è in grado di fornire quelle garanzie che sono alla base di una richiesta di mutuo, e ciò allontana decisamente il mondo dei precari dal sogno tanto agognato di avere una casa.
Un contratto di lavoro a tempo indeterminato diventa un miraggio per quasi tutti, una meta desiderata che aprirebbe prospettive ai giovani sia in termini di stabilità che per quanto riguarda la richiesta di un mutuo stesso.
Le statistiche parlano chiaro e sono impietose, secondo stime dell’OCSE per quanto riguarda il 2012 una percentuale di giovani pari al 44, 4% che ha una fascia d’età inferiore ai 25 anni, ha un contratto a tempo determinato.
Il passaggio verso la vita adulta è lastricato di ostacoli e non va certo meglio per quei giovani che sono compresi nella fascia d’età che va dai 30-35 anni; la loro situazione è altrettanto precaria, parliamo del 26,75%.
Fa piacere ogni tanto parlare di istituti di credito che per venire incontro a queste difficoltà lanciano sul mercato mutui a livello “di giovani”; Intesa San Paolo fino al 31 marzo dà la possibilità ai giovani compresi tra i 18-34 anni di attivare Superflash Mutuo Domus.
Una formula che prevede zero spese di istruttoria, sospensione delle rate fino a sei mesi e in caso di contratto atipico, la banca stipula una polizza decennale senza nessun consto aggiunto per il cliente.