Secondo il magazine britannico The Economist, il mercato immobiliare internazionale starebbe subendo gli effetti negativi dovuti alla crisi globale. Come ovvio, tuttavia, la soluzione non sembra essere critica in ugual modo: a fronte di un mercato real estate statunitense in corso di miglioramento, il panorama europeo sembra offrire caratteri di maggiore eterogeneità, con alcune macro aree in ripresa, e altre in fase di crollo.
Proprio nel vecchio Continente vi sarebbero pertanto le possibilità di analisi più interessanti. Secondo il settimane a soffrire particolarmente sarebbe il mercato immobiliare spagnolo, in grado di retrocedere, in un solo anno, del 9,3 per cento (in aggiunta al – 5,5 per cento del 2011).
Negativo anche l’andamento del mercato immobiliare dei Paesi Bassi, mentre i primi segni di cedimento sembrano avvertirsi anche in Francia, dove le compravendite immobiliari sono calate di 270 mila unità in soli sette anni. Per quanto attiene l’Italia, l’Economist stima che i prezzi debbano calare ancora del 12 per cento per tornare su livelli “abbracciabili” dagli stipendiati nazionali.