Lo spread continua la sua discesa, ma in prospettiva, se ci si aspettava un calo anche dei mutui, in merito ad interessi e rate, ci si è sbagliati.
Dall’inizio del 2013, da quando cioè lo spread BTp-Bund si sarebbe stabilizzato sotto i 300 punti, gli italiani non hanno visto alcuna sensibile discesa dei tassi per i loro mutui. Si tratta di una situazione che ha del paradossale ma che il mondo della finanza e delle istituzioni bancarie si spiega in relazione a tre diversi ordini di motivazioni.
Innanzitutto il costo della raccolta da parte dello stato continua a rimanere molto alto rispetto al precedente, ovvero prima del crack Lehman e cioè quando il nostro paese era costretto a pagare un differenziale con la Germania di circa 70 punti; la seconda motivazione rientrerebbe nella normativa bancaria divenuta molto più restrittiva per tutti gli istituti nazionali rispetto a quelle vigenti nel resto dell’Europa.
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