Quattordici banche americane e le autorità di regolamentazione statunitensi hanno raggiunto un importante accordo che permetterà ai mutuatari pignorati di poter ottenere un parziale rimborso di quanto sofferto a causa di irregolarità nelle procedure.
L’intesa pone fine ad una controversia sorta quando – tra il 2009 e il 2010 – decine di migliaia di famiglie americane avevano lamentato gravi irregolarità nel corso delle procedure pignoratizie, chiedendo l’intervento delle istituzioni nordamericane affinchè facessero luce sugli iter seguiti.
Le istituzioni hanno di seguito rilevato “gravi punti deboli” nelle procedure, avviando una procedura di revisione conclusasi con il sopra ricordato accordo, valutabile intorno ai 10 miliardi di dollari, con previsione di un rimborso di almeno 250 dollari ai 4,4 milioni di americani che hanno ricevuto una notifica di pignoramento. Somme più alte sono invece indirizzate nei confronti del quasi mezzo milione di americani che avevano richiesto una revisione della procedura di foreclosure.