Grazie alla recente e fortemente contestata Riforma Fornero, che ha dato il colpo di grazia ai numerosissimi esodati italiani, si allunga almeno di 3 mesi l’ attesa per andare in pensione.
Ancora una volta i cosiddetti “non salvaguardati” risultano essere quelli maggiormente colpiti, in quanto, per effetto della nuova riforma sulle pensioni, l’ età per uscire definitivamente dal lavoro, viene prolungata di ulteriori 3 mesi, in ragione dell’ allungamento dell’ aspettativa di vita.
Riguardo all’ anzianità contributiva, sempre in virtù della Riforma Fornero, occorrono ben 42 anni e 5 mesi di versamenti per gli uomini e 41 anni e mezzo per le donne.
In base a quest’ ultmo dato, dunque ed a partire dal 2013, una donna con un lavoro dipendente vede allungarsi il minimo per andare in pensione di ben 15 mesi.
Fino ad aprile, quindi, sarà veramente esiguo il numero di esodati che potrà finalmente beneficiare del trattamento pensionistico, fra cui i lavoratori autonomi, ancora legati al regime pre-riforma e coloro i quali 66 anni li hanno già compiuti (nati nel 1945) e che avrebbero potuto accedere alla pensione anche nel 2012.