Al fine di recuperare denaro e, comunemente, fare “cassa”, la municipalità del capoluogo campano ha scelto di dare il via a un piano di efficientamento del patrimonio immobiliare che non potrà che passare anche attraverso la dismissione di parte degli edifici.
L’operazione, che si preannuncia particolarmente intensa, e in grado di impegnare il team dedicato per almeno tre anni, dovrebbe portare nelle casse municipali almeno 600 milioni di euro: protagonista dell’applicazione del piano strategico sarà un ente pubblico, la Napoli Servizi, guidata da Antonio Saturnino e da Dario Scalella.
Tra gli edifici maggiormente indicati per una vendita sul mercato vi sono numerosi palazzi, caserme, alloggi di edilizia popolare, ville, terreni, conventi, chiese. Insomma, un vero e proprio tesoro (in parte nascosto) nel quale la Napoli Servizi potrà attingere per cercare di raggiungere l’obiettivo auspicato: l’ente inizierà ad occuparsi della gestione attiva a partire dalla primavera 2013, visto e considerato che l’ente privato precedentemente indicato ad ottimizzare il patrimonio immobiliare, la Romeo, rimarrà in campo fino ad aprile a completamento di tutte le procedure di vendita già avviate.